martedì 29 settembre 2009

Sassi, scarpe e televisione

Lo so, quando mi imbarco in un post di questo genere divento polemico e prolisso, ma talvolta non riesco a farne a meno. Tanto poi qualcuno si prende anche la briga di leggere per vedere se ha smesso di scorreggiarmi il cervello (n.d.a.: open office suggerisce di correggere la parola scorreggiarmi con signoreggiarmi o signoreggiarmici, mi sa che ho il pc complottista).
Un po' del mio tempo libero qui all'isola di Man lo passo dileggiando coloro che credono a qualsiasi troiata venga pronunciata se questa contiene la parola “complotto”. Purtroppo, però, a causa di una sorta di ghettizzazione telematica che talune zone URBANE soffrono, per gran parte del tempo sono privo di una connessione internet. Cosa ve ne cala? Probabilmente una favazza, ma nel frattempo sono costretto a trovare altri sistemi per passare il tempo. Tra questi sistemi uno dei peggiori e più economici è sicuramente guardare la televisione (dire semplicemente che mi è venuta l'ispirazione per questo post accendendo la TV mi sembrava troppo semplice).
E così torturo il mio povero cervello malandato, già messo a dura prova leggendo certe cretinate complottistiche in rete, facendomi massicce dosi di minkiate catodiche. Questo mi permette di accendere la televisione alle 8 di sera, ora di cena, e vedere la Marcuzzi che fa un pompino ad un wurstel. Nessun canale strano, Italia 1, tra i Simpson e il gioco idiota di Papi. Una scena di cattivo gusto per uno che, sinceramente, trova difficile giudicare pesante uno scherzo o una gag. Oltre un minuto della Marcuzzi che si caccia in bocca questo salsicciotto, leccandolo e succhiandolo. Sono volgare? Allora avete un'idea.
La cosa non ha fatto molto piacere a qualcuno (spero il MOIGE, che per una volta magari ha smesso di rompere i maroni ai cartoni giapponesi) e lo spettacolo è stato spostato in tarda serata, sostituito da un più “raffinato” Love Bugs (e definirlo come termine di paragone per raffinatezza, dovrebbe dirla tutta sul “Così fan tutte” in questione). La notizia si è un pochino persa, perché il giorno dopo è morto Mike e poco dopo anche Swaize. Se fossi complottista potrei pensare che hanno assassinato Bongiorno per coprire questa storia. Fortunatamente non lo sono.
Dopo un paio di settimane di ordinaria follia televisiva, con il solito malcelato cattivo gusto collaudato, ecco arrivare un'altra chicca. Striscia la notizia, programma ormai noto per tutta la famiglia nella fascia preserale, tanto seguito da aver portato tutte le programmazioni a ritardare la loro prima serata dapprima dalle 20.30 alle 21.00 e ora addirittura alle 21.10, ritenuto ormai l'unica vera fonte di notizie attendibili, decide di calare il carico. Durante un servizio, a commento di talune dichiarazioni fallaci, rimandano il solito filmatino del fuori onda di Emilio Fede che dice “che figura di merda”. Potrebbe non sembrare strano, eppure... eppure... qualcosa si è perso per la strada. Qualcosa come un “BIIP”. La merda, insomma, è stata sdoganata. Era una delle poche “false” remore che ancora resistevano e l'abbiamo persa, ma vabbè. Tanto due minuti dopo, parlando di un'errata citazione del Drive In come programma mandato in onda anche all'estero e che negli anni '80 avrebbe scandalizzato gli altri paesi per la mercificazione che faceva del corpo femminile, nel correggere chi aveva fatto tale citazione mostrano anche qualche bel filmato da Colpo Grosso, il vero programma protagonista dell'aneddoto. In uno di questi c'era Smaila con due ragazze cincin al fianco che facevano quello che attendevano tutti i brufolosi adolescenti che restavano svegli per guardare quel programma di nascosto: si aprivano il gilet per mostrare i seni. Ore 21, canale 5, striscia la notizia. Ragazze cincin con le tette fuori. Se fossi complottista potrei pensare che dato che gli articoli criticati erano contro il padrone, Ricci si è venduto lasciando da parte il buon gusto, per riuscire a calcare la mano, ma fortunatamente non lo sono ed evito di fare simili accuse, le lascio al primo vicegabibbo Salvi assieme alle sue teorie sul signoraggio.
Quello che mi sconvolge è che non sono sicuramente passati 20 anni da quando è stata censurata la pubblicità delle patatine Amica Chips perché era ritenuto troppo volgare che un tizio qualsiasi circondato da donne dicesse “io di patatine me ne intendo” (chiunque mi faccia notare che si trattava di Rocco Siffredi, si ricordi che sapere chi egli sia è sintomo di una certa conoscenza del cinema porno, saperlo anche riconoscere di viso è segno che si è fatti un certo callo alla pornografia, dato che un neofita guarda tutto tranne le facce degli uomini). Eppure la Red Bull continua a fare lo spot nel quale il protagonista ha un'erezione di fronte ad una donna nuda (chissà se il Vaticano lo trova meno lesivo della morale dello spot nel quale i re magi portavano al Cristo la Red Bull invece della mirra, che tanto nessuno ha mai capito cosa se ne facesse). Se fossi complottista potrei ritenere che qualcuno ha qualche interesse commerciale per ostacolare determinate industrie e non altre. Ma fortunatamente non lo sono.
Ma cosa potremmo aspettarci se la figa pare essere l'unica meritocrazia femminile nel mondo dello spettacolo? Se le donne sono richieste in ogni programma anche se spesso relegate a scuotitette e menachiappe?
Certo, se ad una soubrette che nulla c'entra con il calcio (a parte l'avere rapporti sessuali con il calciatore, che è il maschio della velina come il toro è il maschio della vacca o il verro il maschio della scrofa) scippa fuori una tetta, la si manda via. Poco importa che era lì con quel vestito risicato nella speranza che scappasse fuori solamente il capezzolo per impennare gli ascolti e non solo. Se io fossi complottista, però, non noterei queste cose, continuerei a ribadire che la torre del castello, di forma cilindrica, è troppo simile ad un fallo, perché anch'esso è di forma cilindrica. Certo, Freud potrebbe avere qualcosa da dire su questa mania di vedere falli ovunque, ma fortunatamente non sono complottista e vedo solamente le tette quando le sbattono in faccia.
Dovremmo affidarci alle istituzioni, al ministro delle pari opportunità che non ha acquisito notorietà mostrando in tv le proprie grazie o facendo calendari di “nudo artistico” (chissà se chi ha comprato il calendario pratica anche l'“onanismo artistico”). Ma è troppo impegnata ora a fare quello che va di moda: denunciare a membro di segugio i giornali dello schieramento politico opposto, anche se non hanno fatto altro che riportare i fatti (nella fattispecie, si tratta di aver riportato le parole della Guzzanti attribuendole appunto alla Guzzanti stessa, ambasciator non porta pene, ma forse è lì il problema). E intanto si sprecano gli affronti alla dignità della donna, e detta da un misogino come me è grave. Eppure non sono passati 20 anni da quando una parlamentare si è sentita violentata per aver scoperto che il transessuale del parlamento usava il bagno delle signore. Se io fossi complottista, non abbasserei nemmeno il capo e continuando a cercare il bario nell'atmosfera liquiderei tutto dicendo che la mamma mi ha insegnato che le donne sono il male e in mezzo alle gambe hanno l'inferno.
Ma posso evitare di assistere a queste cose volgari, tanto volgari che la tag “fascia pro-tetta” di blob non fa nemmeno più ridere. Basta che guardo qualche programma differente. Non voglio parlare dei talk show, per carità, sarebbe sparare sulla croce rossa.
Spariamo sui pompieri, allora: programma di approfondimento culturale a cura del nuovo vice direttore di rai due. Voyager di Giacobbo.
Avete finito di vomitare? Beati voi. Io non ci riesco. Una accozzaglia di cretinate che fanno invidia ai temini di Gigeto el mona. Qualsiasi sia l'argomento, ci sono una serie di scienziati tra cui uno o (meraviglia) due nomi da citare che sostengono si sia trattato di un complotto. Sul mistero se sia nato prima l'uovo o la gallina, sicuramente direbbe che molti scienziati, tra cui Anthony Towel, sostengono che si tratti di un complotto.
Ed è vicedirettore di rai due. Berlusconi candidato al Nobel per la pace. Resto in attesa che lo stato pontificio mi contatti per diventare il nuovo papa ad Avignone. A questo punto tutto è possibile.
Ma siamo forse troppo rincoglioniti. E in tv continuano a imperversare le truffe dei loghi e suonerie, mirate a circuire i ragazzini che non potrebbero mai sottoscrivere un contratto, ma che hanno il cellulare, intestato al genitore per lo stesso motivo, supponendo con una certa dose di malizia che se il titolare di una scheda deve essere maggiorenne allora chiunque usi una scheda lo sia. Oppure a circuire i gonzi di turno che per farsi regalare la fidanzata fastidiosa, il gattino del messaggino o la mucca canterina, sono capaci di sottoscrivere un abbonamento per ricevere una suoneria e un logo non richiesto al costo di 5 euri (le vecchie 10 carte da mille). Gli stessi gonzi che, magari, poi scaricano, rippano o masterizzano i film, perché loro sono furbi e sanno usare il “piccì”. Magari sono hacker e sanno anche dell'esistenza dei file batch. Qui so che pochi condividono la mia opinione, ma trovo giustissimo che un dvd/cd debba essere comprato originale. Non è una necessità primaria ed è frutto di un lavoro di altre persone. Se mi sta in culo pagare 30 euro a Vasco per il suo cd, posso fare a meno di comprarlo e vivere lo stesso sereno. Ma in pochi colgono, i più sono spinti a fare le “lotte” per difendere il proprio diritto di non riconoscere diritti alle opere dell'ingegno altrui. D'altronde, perché dovremmo difendere altri diritti di cui siamo privati? Domanda che rimarrà sempre senza risposta.
Ma se fossi complottista, sarei troppo impegnato a cercare domande cretine su tragedie come l'11 settembre o a fare tesi assurde perché non riesco a capacitarmi che l'umidità possa ghiacciare a 8000 metri di altezza, per rendermi conto di come sta andando a rotoli il mondo che mi circonda.
Al che mi domando: ma chi è il disinformatore, quello che cerca di far notare che si stanno combattendo dei mulini a vento (ricordiamo che Donchisciotte li combatteva perché era uno splendido folle, ma pur sempre folle) oppure quello che porta la gente a impegnarsi a sostenere posizioni insostenibili invece di guardarsi attorno?

p.s. Mi sono dimenticato di citare gli ecocomplottisti, impegnati a guardare le "scie chimiche" e i cellulari che friggerebbero pop corn e uova, senza accorgersi dei cretini che riempiono l'ambiente di bussolotti di materiale plastico e metallico per catalizzare l'energia orgonica o, più coerentemente con il resto del post, delle implicazioni del totale passaggio al digitale terrestre. No, nessun controllo mentale dovuto a strane onde magnetiche, ma il fatto che ogni televisore in una casa (e ormai una famiglia media ha un televisore per ogni componente, se non addirittura di più, uno per ogni stanza "vivibile") ora deve essere cambiato con un altro di nuova generazione o integrato con un decoder digitale. Ricordiamo che nè i televisori nè i decoder sono fabbricati in materiali prettamente biodegradabili, oltre, naturalmente, al fatto che utilizzare più dispositivi elettronici causa un maggiore dispendio energetico. Insomma, più rifiuti e più spreco energetico. Ma i buoni ecocomplottisti non si distinguono dai loro simili meno ecosostenibili: continuino a farmi le paranoie sul led del televisore sempre acceso e sul fatto che lascio aperto il rubinetto mentre mi lavo i denti e a cercare di salvare un inutile plantigrado che si sta estinguendo perchè non gli tira più, che agli altri problemi non c'è bisogno di pensare.


p.p.s. Se qualcuno dovesse ritenersi offeso da quanto scritto sopra, francamente me ne infischio.

martedì 15 settembre 2009

Masochismo Complottista

Talvolta sembra che lo scopo fondamentale del complottismo non sia sostenere una tesi, basata su prove o ragionamenti, che porta a scontrarsi con la “verità ufficiale”, bensì sia l'andare contro la versione ufficiale, sostenendo le più disparate tesi per conseguire tale scopo.
Basti pensare al fatto che troppo spesso il complottista crede a qualsiasi tipo di “complotto” e non crede alla “versione ufficiale” in nessun caso, dalla storia contemporanea, alla medicina, alla scienza, a tutto. Qualsiasi cosa sia indicata come versione ufficiale è IL MALE. Non si sfugge.
Questa tendenza porta a strafare, a rovinare quella che è una teoria perfetta, non provabile, ma nemmeno smentibile.
Le teorie complottistiche hanno il grande vantaggio di poter spiegare anche l'assoluta mancanza di prove di un disegno intelligente dietro a certi fenomeni, tanto da non poter essere né confermate né confutate.
Prendiamo per esempio l'undici settembre, dato che da poco c'è stato l'anniversario e come al solito c'è chi ha cercato di lucrarci sopra. Quella che viene indicata come “la versione ufficiale” parla di alcuni aerei dirottati da terroristi islamici e fatti schiantare su alcuni obiettivi “strategici” per fare colpo sull'opinione pubblica. Nessuno può negare che questo attentato abbia dato agli Stati Uniti la scusa per cominciare una guerra per la quale nutrivano molti interessi differenti. Da quest'ultimo fatto, una persona diffidente potrebbe pensare che forse gli Stati Uniti non aspettavano altro, anzi, che magari possano aver spinto in qualche maniera affinché questo “incidente” capitasse.
Dubbio discretamente lecito, è una tattica sempre valida quella di farsi “toccare” e poi dire “è stato lui a cominciare!”. Ma cosa penserebbe una persona normale? La CIA sapeva dell'attentato, ma non hanno fatto assolutamente nulla per avere poi la scusa per fare la “guerra per il petrolio”. Una persona un tantino più malfidente potrebbe pensare che addirittura abbiano organizzato l'attentato spingendo i terroristi alla preparazione di quel piano, agevolandoli il più possibile.
Teoria perfetta. Nessuno può negare l'interesse economico in quella guerra. Nessuno può negare o confermare che la CIA sapesse. Nessuno può negare o smentire lo svolgimento dei fatti, ovvero che gli aerei si sono schiantati su quegli obiettivi. Volendo si può anche infarcire la storia dicendo che le torri gemelle sono state costruite a prova di qualsiasi aereo in un'epoca in cui nemmeno si poteva immaginare un aereo delle dimensioni e con le caratteristiche di quelli che vi si sono schiantati (vero). Si può dire che studiando a tavolino il possibile esito dell'attentato il crollo degli edifici non era scontato e che quello che era previsto era solamente un maldestro tentativo di abbattere il simbolo del capitalismo occidentale, tentativo che sarebbe fallito dato che le torri dovevano resistere a imperitura memoria della “potenza” del sogno americano. Ci buttiamo lì anche il fatto che Bush era in una scuola a raccontare le favole ai bambini in Tan Tamohna quando sono state attaccate Washington e New York e che quando gli hanno riferito la notizia, ha fatto la faccia da “oddio abbiamo perso il controllo”, e siamo a posto (verificate pure nel documentario di Michael Moore, le facce del nostro Dabliu hanno qualcosa di criptico).
Ecco, non serve altro. Si tratta di credere o non credere, di essere più disfattisti e pensare che il governo statunitense è in grado di sacrificare migliaia di civili innocenti per giustificare una guerra dall'altra parte del pianeta, oppure che solamente la grande sicurezza che ostentavano in quel periodo in realtà era tutt'altro che adeguata (a ben guardare quale è stato il primo passo verso una maggiore sicurezza, ovvero proporre a tutti quelli che entrano negli Stati Uniti il test “sei un piccolo terrorista?”, viene abbastanza difficile scartare la seconda ipotesi).
Eppure i complottisti non si accontentano. Ci sono dei terroristi. Ci sono degli aerei. Ci sono testimoni che dichiarano di aver visto gli aerei. Ci sono riprese degli aerei.
No. Per loro erano droni. Ologrammi. Missili terra-terra. Alieni. Termite. Buffi gnomi vestiti di rosso provenienti dalle oscure profondità del terreno, dove di solito sostengono la crosta continentale. Non se ne capisce il perché, ma credono questo. Se uno dice che ha visto un aereo, mente. Se dice che ha visto un aereo comportarsi in maniera anomala (tipo schiantarsi contro un edificio a 800 km/h a pochi metri da terra) allora sta ammettendo che c'è qualcosa di strano e che non si trattava di un aereo ma di un drone/patriot. Se una ricostruzione e le prove portate per essa sono perfettamente coincidenti, allora è chiaramente costruito, perché troppo perfetto. Se le prove sono incomplete, allora è un falso fatto male. Qualsiasi cosa venga detta come versione ufficiale, è falsa. Probabilmente qualcuno sosterrà che in realtà è capitato il 9 agosto 1996, dato che stranamente ancora accettano la datazione ufficiale dell'evento.
Senza contare che le differenti teorie spesso hanno discrepanze insanabili, c'è chi dice che il buco era troppo grande, chi dice che era troppo piccolo, chi troppo tondo, chi troppo allungato, chi dice che ci sono troppo pochi rottami, chi dice che ce ne sono troppi. Eppure, i sostenitori delle diverse tesi, invece di contraddirsi tra loro, si danno ragione, l'importante è che non concordino con la versione ufficiale. Tutto il resto va bene, fino ad arrivare a sostenere bestialità che una qualsiasi persona dotata di un livello scolastico minimo può smentire. Ma molti non fanno questi sforzi. Più facile/comodo/affascinante è credere.

Un'altra teoria nella quale vediamo questa allucinante voglia di farsi del male da soli è la teoria delle scie chimiche. Non saprei dire da cosa possa essere nata questa convinzione che le scie rilasciate dagli aerei contengano chissà quali sostanze, ma ho il vago sentore che si tratta di gente che non volendo fare lo sforzo di capire cosa vede quando alza il naso, accetta la spiegazione più “facile”. D'altra parte c'è anche il fascino della “protesta”, il sentirsi parte di un gruppo che va contro i potenti, anche con una certa violenza, ma senza rischiare le manganellate in una manifestazione di persona. Senza contare la soddisfazione di essere arrivati per primi ad una conclusione tanto importante, mentre la maggioranza delle persone ancora non ci sono arrivate (un po' come indovinare le canzoni di Sarabanda con una nota o le frasi della ruota della fortuna alla quarta lettera scoperta, presumo).
In ogni caso, questa teoria riesce a raccogliere le più allucinanti automutilazioni che siano mai state concepite da mente umana. Vediamo con calma cosa penserebbe una mente “normale”, ma diffidente e razionalmente paranoica.
Grazie ad alcuni effetti fisici, gli aerei in alcune condizioni atmosferiche, generano al proprio passaggio delle scie bianche con persistenza variabile. Rispetto a 50 anni fa questo fenomeno è nettamente più evidente. Rispetto a 50 anni fa, il traffico aereo è nettamente cresciuto. Da paranoico, mi domando se in queste scie, che mi insegnano essere umidità che si congela a temperature particolarmente basse, non possono essere rilasciati anche agenti chimici per il controllo atmosferico, sperando in una “mimetizzazione” con le scie stesse, se non addirittura in una mescolanza con tale acqua, in modo da veicolare meglio le mie sostanze una volta dissipata la scia. Se non c'è traccia di anomali composti nell'acqua piovana, evidentemente si tratta di qualcosa che si trova normalmente nell'atmosfera e che non fa sorgere sospetto in nessuno.
La teoria così sarebbe di per sé perfetta. In questi termini non ci sarebbero prove per sostenere questa tesi, come non ce ne sarebbero per smentirla. Basterebbe soltanto trovare uno scopo credibile per queste irrorazioni e si tratterebbe di una semplice questione di fede nel complotto contro fede nella “versione ufficiale”. Le sostanze sarebbero rilasciate solamente dove c'è la possibilità che si formino le scie di condensa. O meglio ancora, le scie potrebbero essere tranquillamente trasparenti, le sostanze sarebbero miscelate in maniera tale da creare l'effetto visivo della scia solamente se ci fossero le condizioni atmosferiche per la formazione delle normali contrails.
E invece no. Gli sciachimisti devono sostenere che le scie di condensa non esistevano 20 anni fa. Che non possono formarsi così spesso. Che gli aerei che le formano volano ad altezze impensabilmente basse. Che gli aerei in questione non hanno insegne né finestrini. Che il cielo non è più blu. Che non esistono ragni migratori. Che sciacquandosi la bocca con vino e acqua ossigenata si può diagnosticare il morgellone.
E, naturalmente, tutto il contrario di quanto appena sostenuto.
La cosa terribile è quando, sempre più spesso, oltre alle prove che smentiscono affermazioni campate per aria, si arriva a “sbufalare” presunte prove che in realtà prove non sono, ma che fanno talmente tanta acqua che sono sufficienti le basi culturali della scuola dell'obbligo per rendersene conto. Traduzioni forzate dall'inglese, tagli e decontestualizzazioni di testi e affermazioni, formule matematiche campate per aria, testimonianze inventate di sana pianta, filmati taroccati e finti documenti fiscali. Tutte cose che riescono a convincere alcuni solamente perché sono troppo pigri per controllare che le fonti inglesi dicano quella cosa o in che contesto è presente la frase citata oppure ancora per fare due conti e vedere che raramente 331,5 è una buona approssimazione di 1. Oppure non sono in grado di abbracciare l'idea di non avere prove e certezze su questa cosa che “loro hanno capito e gli altri (meno intelligenti) invece no”. Gente in grado di credere che uno che raccoglie 3000 euro per comprare dell'attrezzatura e produce delle false prove dell'acquisto e uso di tale attrezzatura, ha fatto quello che ha fatto non per intascare le donazioni, ma per separare il grano dal loglio o perché i servizi segreti svizzeri gli hanno bloccato il telefono per ordinare il materiale.
Per non parlare degli scopi che presumono esserci dietro a tali manovre, tutto e il contrario di tutto, dal controllo atmosferico a quello mentale.

Tutto questo per dire che non capisco cosa porti questa gente a questo masochismo propagandistico, all'automutilazione d'immagine. Per quale motivo si deve andare a impelagarsi nella ricerca e produzione di prove inesistenti o false? È per il sistematico rifiuto della versione ufficiale in quanto rappresentazione della realtà, insoddisfacente per l'uomo medio in questo inizio del terzo millennio? Oppure, come si sospetta da molto tempo alla Sacra Cappella dell'Orologio Fermo, si tratta di un complotto mirato a distogliere l'attenzione da quello che realmente succede, veicolando l'attenzione di scettici e credenti verso argomenti inconsistenti e tendenzialmente innocui? Non saranno i paladini della libera informazione e della ricerca indipendente “at hound member” i veri disinformatori pagati da un complotto che vuole un popolo bue incapace di preoccuparsi di faccende serie?
Ai posteri l'ardua sentenza.

venerdì 11 settembre 2009

Interludio: Quiz, ... su divagazioni nerdesche solo per veri fanboys !!!

Precisazione: non si tratta di un mio svarione ma di materiale preso da vari siti su Star Wars.

Brodo Asogi... chi era costui ?

Nessuno... perche' non e' un costui, ma un pianeta della galassia in cui e' abientata la saga di Guerre Stellari.
Brodo Asogi nella lingua corrente della repubblica si traduce con "Pianeta Verde", e i suoi abitanti sono esseri piccoli, tozzi e con lunghi colli, che nonostante il loro incredibile livello tecnologico hanno deciso di mantenere uno strettissimo contatto con la natura, al punto di rinunciare a coprirsi con dei vestiti.
Hanno un grande amore per le piante, e sono maestri riconosciuti a livello galattico in ambito botanico.
Se vi state chiedendo se questi signori appaiono mai nei film della saga... ovviamente si, come tutte le razze della repubblica, anche i Figli del Pianeta Verde avevano una loro rappresentanza nel Senato, e appaiono in pochi fotogrammi di "Episodio I" mentre votano per la rimozione del cancelliere Valorum
Un bel giorno, 22 anni prima della battaglia di Yavin, un senatore di nome Grebleips decise di finanziare un viaggio verso un altra galassia... solo i figli del Pianeta Verde avevano la tecnologia ed i mezzi per farlo, e fu cosi' che una spedizione fu lanciata verso una galassia lontana lontana...
Peccato che poi la spedizione verso questa galassia non sia andata come previsto... i piccoli botanici spaziali hanno rischiato infatto di lasciare uno di loro sul pianeta primitivo e sporco che avevano visitato, ma per fortuna il naufrago e' riuscito a contattarli costruendo un dispositivo di comunicazione di fortuna con materiale di recupero.

Un nanomungo di legno a chi indovina di chi sto parlando.

giovedì 10 settembre 2009

"Te ricordito de na volta co che el cieo jera ciaro sensa tute ste brute robe bianche ?" "Porco e fora, anca massa !"






AGGIORNAMENTO






E' cattiva ? Beh, ormai ho abbracciato il lato oscuro, che ce volete fa'...

venerdì 4 settembre 2009

Du iu spic inglish ?



Cosa apprendiamo da questo video ?

Che rosario, a 50 anni, fa un video sulla censura ma non sa come questa parola si traduca in inglese.

Che toco de mona.

mercoledì 2 settembre 2009

Kashanmar

Sono tornato ad essere Hanmar.

La notizia me la da gentilmente il caro e Mike, gestore del blog fotocopia Dirtysky Sardinia.




Il bello e' che sia Rosy, il vero gestore di quel blog, sa benissimo che gli ip miei e di hanmar sono diversi, tuttavia lascia che il suo chiwawa sardo si renda ridicolo (non che per lui sia difficile eh) pubblicando certe perle.

Mike, non temere, sei sempre il mio preferito tra i membri della cricca dei decerebrati del comitato T.E. ... se vieni alla conferenza del cicap come hai scitto tempo fa te lo offro davvero uno spritz XD