giovedì 21 gennaio 2010

Signoraggio + (CTRL+C) + (CTRL+V) = 110 e lode [I parte]

La settimana scorsa è saltata fuori la tesi di laurea di tale Maruska Distefano, dal titolo "Le banche centrali e il signoraggio". La notizia è stata spammata in ogni dove da Marco Saba, addetto alla ricerca per il Centro Studi Monetari e autore di diverse "autorevolissime" pubblicazioni, in quanto dovrebbe essere la dimostrazione di come anche le università riconoscano il problema, tanto che l'autrice ha conseguito un voto di laurea di 110 e lode.
Curioso come una scimmia, ho deciso di dare un'occhiata all'università in questione e alla tesi presentata. L'università, la LUM Jean Monnet, è una istituzione privata che vanta una storia come università riconosciuta addirittura dal 2000. La tesi? Beh, l'ho letta e ho buttato giù due commenti. O qualcuno di più. Ecco la prima parte.


Cominciamo da una appendice inserita a caso, all'inizio della laurea, in lingua inglese, senza che fosse in qualche modo contestualizzata. Tanto per riempire 3 pagine senza che nessuno si rompa le balle a leggere e tradurre la cosa.
Segue l'introduzione, che non è altro che una esplicitazione dell'indice, in definitiva. In parole povere, sono andate 13 pagine su 85 di una tesi di laurea da 110 e lode per dire che una piccola curiosità e qualche articolo letto in rete hanno fatto scegliere questo argomento.
Interessante il primo capitolo, le origini storiche del signoraggio, dai tempi dell'impero a quando gli orafi ebrei minavano l'economia sociale prestando denaro che non avevano, alla banca d'Inghilterra, fondata da un massone. Il tutto fino ad arrivare al fatto che il popolo non è più proprietario della moneta che emette. Che cosa voglia dire questo, non è ancora chiaro, ma fa sempre grande presa dichiarare che siamo stati privati di qualcosa di nostro. L'indignazione muove le masse.
Passiamo poi a eventi più recenti, con il paragrafo dal titolo evocativo “IL SIGNORAGGIO OGGI”, che comincia con una definizione corretta di signoraggio:
“Storicamente il signoraggio era il termine col quale si indicava il compenso
richiesto dagli antichi sovrani per garantire , attraverso la propria effigie
impressa sulla moneta , la purezza e il peso dell’oro e dell’argento .”
Niente da obiettare. Tranne forse che l'altra tesi sul signoraggio che viene portata in palmo di mano dai signoraggisti (quella di Salvatore Tamburro per la laurea in Economia degli Intermediari Finanziari dell'università Parthenope di Napoli intitolata “LA BANCA D'ITALIA, IL SIGNORAGGIO E IL NUOVO ORDINE MONDIALE”) ha un paragrafo intitolato nello stesso modo che comincia con le stesse parole, con la sola differenza che l'autore virgoletta la parola signoraggio. Seguono una serie di citazione a membro di segugio, che ignorano qualsiasi principio che regola il credito. Ma tanto non ci aspetteremmo mica che un laureato in economia soppesi le dichiarazioni che trova nelle citazioni sui siti complottisti, no?
Segue una citazione spettacolare di Pascucci, “ESEMPIO IN SOLDONI DEL SIGNORAGGIO”. Impagabile Pascucci. Ma, visto che l'ha riportata la Distefano nella sua tesi, l'ha riportata anche il Tamburro nella sua subito dopo il paragrafo “IL SIGNORAGGIO OGGI” (una coincidenza? Noi di boyager pensiamo di no!) riportiamola anche noi, per fare reale informazione:
“Lo Stato prende in prestito una banconota da €100 euro dalla Banca
Centrale e la « paga » con una « obbligazione » da €100 . A fine anno
dovrà « drenare » dalla popolazione quei €100 per restituirli al legittimo
proprietario ( che è il Banchiere Internazionale ) , più gli interessi, diciamo
un 2,5% . La Banca Centrale ha stampato quella banconota spendendo
(tutto compreso ) 30 centesimi di euro ( quindi era solo un pezzo di carta ,
una merce come un'altra , come un biglietto del cinema ) mentre la
banconota da €100 ( +2,5% ) , che lo Stato restituisce alla Banca Centrale .
La Banca Centrale è una tipografia e si comporta come se fosse la padrona
della banconota . Ergo : il signoraggio su una singola banconota è di €102,5
- €0,30 = €102,2“
Uno stupefacente esempio di logica e coerenza geniali. Il fulcro intorno al quale gira tutta la teoria del signoraggio sputtanandola dal principio alla fine. Analizziamo noi, dato che i laureandi e i professori sono probabilmente troppo impegnati a fare altro.
Lo stato prende in prestito 100 euro dalla banca. La banca per produrre quei 100 euro ha speso 30 cent. Va bene. Lo stato dà alla banca una obbligazione da 100 euro, ovvero un pezzo di carta, del costo di altrettanti 30 cent (meno, a onor del vero, dato che emette meno fogli di carta e meno elaborati per i propri titoli), che attesta un suo debito con la banca che la banca non potrà esigere fino alla scadenza. In parole povere, la banca dà allo stato un pezzo di carta più costoso che ha immediato valore legale per un pezzo di carta che al momento non ha altro valore che la promessa di un valore futuro. Alla scadenza lo stato “dovrà drenare la popolazione” (bella immagine, fa molto maltrattamento delle masse) per restituire i 100 euro e anche gli interessi, poniamo del 2.5%. Lo stato quindi raccoglie banconote per 102.5 euro e le restituisce alla banca. Nella frase sconclusionata centrale della citazione (rileggetela meglio per vedere che manca qualcosa, tipo la conclusione del 'mentre'), si dice che la banca ha dato alle stato una banconota da 30 cent e si vede restituire 102.5 euro. Ma come sono fatti questi 102.5 euro? Sono le banconote emesse dalla banca? Ma allora valgono lo stesso 30 cent (+ 2.5%).
La banca non fa da tipografia: è la padrona della banconota! Come può non essere chiaro questo concetto per una laureanda in economia? Come può un'università non chiudere quando una simile cretinata viene scritta in una tesi che non tratta di disturbi paranoici legati al complottismo?
Facciamo un salto indietro. Il titolo di credito è un “pezzo di carta” che sancisce che un soggetto deve un valore ad un altro ad una certa data. Il primo è chiamato debitore. Il secondo è chiamato creditore. Per ovvie ragioni, il debitore deve essere sempre specificato, come anche il valore. Il creditore può essere esplicitato o specificato in maniera implicita, come nel caso dei titoli “al portatore”, che identificano come creditore il possessore del titolo di credito. La data deve pure essere nota, per chiarire da quando il titolo può essere riscosso. Se il credito può essere riscosso in qualsiasi momento, si dice che è pagabile a vista. La banconota non è niente più, niente meno che un titolo di credito, pagabile a vista al portatore. Una volta era anche esplicitato nelle banconote, ma dall'introduzione dell'euro si è evidentemente ritenuto superfluo indicarlo in tutte le lingue possibili su ogni banconota, essendo un concetto implicito del tipo di titolo. In tutto questo, ci dimentichiamo di quello che è FONDAMENTALE in un titolo di credito? Identificare il debitore? Prendiamo la banconota e leggiamo cosa vi è scritto. C'è il valore della banconota, in più punti, assieme alla valuta che rappresenta. C'è il numero di serie. C'è una firma. Poi ci sono delle sigle: BCE ECB EZB EKT EKP. Credo che abbiamo trovato finalmente il debitore designato, la banca centrale. Non vi è scritto Germania, Italia o Francia. Il debito lo contrae la banca, pertanto è la banca a garantirne il valore. Pertanto la banca è la 'padrona' della banconota.
Questo implica diverse considerazioni, su quanto ha detto Pascucci. La banca allo stato dà un pezzo di carta che significa “avanzi 100 euro dalla banca e li puoi ritirare quando vuoi”. Quando lo stato rende alla banca la banconota da 100, la banca ha un pezzo di carta con scritto “avanzo da me stessa 100 euro”. Interessante ma utile come una trama in un film porno, consiglio a tutti di provare a fare una cambiale a proprio favore per 1000 euro e poi calcolare di quanto sono più ricchi.
Quindi, quando lo stato rende alla banca i 100 euro, la banca non ha guadagnato 100 euro, ma è rientrata di un debito che aveva. Resta quindi da considerare i 2.5 euro che lo stato ci mette sopra (e già il signoraggio cala da 102.20 euro ad un massimo di 2.50). Se i 2.5 euro vengono pagati in banconote emesse dalla banca (lo so, non ci sono banconote di taglio così piccolo, ma anche lo stato non si rivolge alla banca per farsi stampare una sola banconota da 100, si devono moltiplicare per N tutte le cifre), la banca rientra di 2.5 euro di debiti. Questo non significa che la banca non ci ha guadagnato nulla dal prestito, lo significherebbe solamente se le cose andassero davvero come dice Pascucci e compagnia bella. Comunque, per calcolare l'eventuale signoraggio, non ci dobbiamo limitare a guardare gli interessi, ma dobbiamo prima “spogliarli” degli interessi “legittimi” e, a onor del vero, delle spese di produzione della banconota. Nell'esempio riportato qui sopra, si tratta quindi di prendere i 102.5 restituiti dallo stato, toglierci i 100 prestati dalla banca, gli 0.3 di spesa e l'interesse corrente corretto, ovvero quello che sarebbe stato applicato in quel momento per quel prestito per quella durata se non ci fosse stata l'emissione della banconota. In “soldoni”, quindi la differenza tra 2.2 (102.5 – 100 – 0.3) e il suddetto tasso.
Segue a questo la solita ABERRANTE manfrina sullo stato che rinuncia alla sovranità monetaria. Dico addirittura aberrante, in quanto quello che auspicano i sostenitori di questa tesi è uno stato che quando necessita di liquidi emetta carta moneta così, come se niente fosse. Un pochino come i bambini che suggeriscono al padre di fare un assegno quando lui dice di non avere soldi per comprare loro un determinato giocattolo. “Perché non puoi prendere semplicemente un pezzo di carta e dire questo vale cento?”.
Dietro alla creazione di carta moneta, c'è la necessità di avere un capitale che venga “rappresentato” dal valore nominale di quei pezzi di carta, in quanto rappresenta un credito “a vista”. Per questo motivo ha senso appoggiarsi a qualcuno con una solida posizione finanziaria, i cui scopi siano il lucro (impresa privata) e non qualcuno il cui scopo principale non è produrre ricchezza ma soddisfare i bisogni della popolazione (stato). La banconota, anche se non deve rappresentare un valore in depositi di metalli preziosi presso le banche centrali, rappresenta comunque parte del valore della banca emittente. Quando uno va in banca, può riscuotere il credito rappresentato, comprando beni e servizi commercializzati dalla banca, moneta prodotta dallo stato, valuta straniera, titoli statali e privati e quant'altro. Se tutti lo facessero e la banca centrale non avesse beni e servizi per soddisfare tutte le richieste, dovrebbe intaccare il proprio patrimonio anche immobile. Compito dello stato sarebbe in questo caso fare in modo che essa paghi i suoi debiti, fosse anche liquidando tutto. Se fosse lo stato ad emettere carta moneta, si rischierebbe di arrivare a dover liquidare lo stato stesso, se i privati cittadini (e non solo) chiedessero allo stato di rimborsare a vista il valore delle banconote. Come? Aree del demanio e beni pubblici andrebbero a privati.
Passiamo oltre. Parliamo delle autorevoli rivelazioni e degli eroi di questa crociata. Tremonti eroe perché avendo chiesto di poter emettere banconote da 1 e 2 euro in Italia (per adeguarsi di più ai tagli delle vecchie lire) ha ricevuto una risposta che dovrebbe provare che la BCE vive del signoraggio,ma rifiuta quello sul piccolo taglio. Giulietto Chiesa, il quale asserisce che il signoraggio esiste perché la gente è erroneamente convinta che le banche centrali siano pubbliche, anche se non è chiaro il nesso tra le due cose. Teodoro Buontempo, che ha denunciato alla Camera il fatto che la magistratura ha condannato la Banca d'Italia a risarcire i cittadini che hanno fatto ricorso contro il signoraggio, senza però specificare di quali casi si tratti (ne ricordo uno che aveva fatto scalpore e che i signoraggisti avevano portato come grande risultato, nel quale un cittadino aveva portato la Banca d'Italia di fronte ad un giudice di pace per il signoraggio sugli euro e il giudice di pace aveva stabilito che la Banca avrebbe dovuto pagare circa 1000 euro al cittadino come risarcimento, sentenza 'un attimo' ribaltata dalla sentenza in cassazione che ha fatto notare che gli euro sono emessi dalla BCE e non dalla Banca d'Italia e che quindi non sarebbe nemmeno rientrata nelle competenze di un giudice di pace, soprattutto di uno che riesce a condannare al risarcimento un soggetto estraneo al presunto reato). Sir Josiah Stamp, banchiere inglese del secolo scorso, già citato in precedenza, ma non si rinuncia a riempire una mezza paginetta ripetendo la medesima citazione. Lo stesso dicasi per Hemphill responsabile del credito presso la Federal Reserve Bank di Atlanta, Towers governatore della banca centrale canadese dal 35 al 55 e per Anderson segretario del tesoro di Eisenhower, per un totale di due pagine di citazioni ripetute. Infine il nostro esimio Antonio Di Pietro, che incalzato dalle imbarazzanti domande da un giornalista di Canale Italia ha definito scandaloso il signoraggio, un po' come quando ha fatto una interrogazione parlamentare indignato sulle scie chimiche e non si è nemmeno accorto che gli hanno riciclato la stessa uguale risposta che hanno dato qualche mese prima a Brandolini.

27 commenti:

  1. Comunque stiamo parlando della LUM, ben nota università privata in cui basta pagare (profumatamente) e ti danno una laurea in quello che desideri... Diciamo che la laurea della LUM in ambito accademico serio vale meno della carta da cesso. Almeno sterko è stato più furbo, se le è fatta da solo la laurea e pure aggratis!

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  2. ne ho avuto sentore anche io...
    comunque, rendo noto che ODIO perle complottiste che mi ha battuto sul tempo nel parlare di questa cosa di poche ore, mentre questo articolo era pronto da una settimana, attendevo un'opinione dai vertici dello smom, ma quando hanno visto la mole dello scritto (questa è solamente la metà) hanno raddoppiato le irrorazioni sopra la mia casa...

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  3. La questione del signoraggio è un tantino più complessa, anche se al sostanza è questa qui (non quella della tesi).

    I 2,5 euro annui dati alla BCE sono considerati un "affitto" della cartamoneta. Un biglietto di banca ha una vita limitata (pochi anni), al contrario delle monete metalliche, praticamente eterne. Quindi occorre periodicamente ritirarle, sostituirle, ecc. cosa che costa un po' più dei 30 cent. I "redditi di signoraggio" (i 2,5 euro l'anno, ma sono 0,25 per le banconote da 10 euro) sono poi pesantemente tassati, alla fine la banca ci guadagna davvero pochino. Per un servizio essenziale, senza soldi c'e' la crisi...

    Poi cominciano le cose "serie". L banca centrale DEVE essere indipendente dal potere politico, altrimenti la tentazione di dire al Governatore "deh, stampami una barcata di vaini, c'ho da finanziare un paio di ponti" sarebbe troppo forte (d'accordo, frequento troppo livornesi ultimamente). MA anche se le banche centrali sono "private", rispondono comunque al potere politico. Trovare l'equilibrio ottimale è un problema, e ad es. negli USA ed in Europa gli equilibri sono diversi, con diversa propensione a stampar moneta.

    Un sistema di denaro garantita da un debito (i soldi valgono perché dietro ci sono i certificati di debito dello Stato) ha i suoi problemi. Ma le alternative quali sono? Garantire usando l'oro? Ma il cubo di 19 metri di lato di tutto l'oro estratto sulla Terra non basta neppure di striscio. Non garantire, come per le monete "complementari"?

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  4. In questo periodo sto scrivendo la mia tesi di laurea, ma se non fosse un argomento che mi interessa mi passerebbe la voglia a leggere queste cose: mesi a cercare bibliografia e fare interviste, anni ad affinare uno stile di scrittura adeguato per le composizioni accademiche, e arrivano questi che si prendono 110 e lode con un'ammucchiata di corbellerie scritte in italiano da Bar Sport. :(

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  5. Giusto trip, per me tu sei arrivato UNO!

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  6. Fra l'altro sottolinerei come la tipa dalla definizione più o meno corretta data nel paragrafo 1.2 della sua tesi passi subito dopo nel successivo 1.3 all'esempio copiato da Pascucci, dimostrando fra l'altro di non sapere nemmeno leggere e capire quello che ha scritto qualche riga sopra.

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  7. Il bello è che se gli argomenti della tesi fossero anche lontanamente corretti tutti i concetti di inflazione, tasso di sconto, titoli di stato andrebbero a farsi friggere così, come per magia, perderebbero completamente senso... ma un professore universitario, seppure della LUM, non prova un minimo moto di vergogna a discutere simili stupidaggini?

    Cordialità

    Attila

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  8. @gnomettosamuele:
    magari la povera ragazza in questione non era in grado di usare neppure Paint e quindi la laurea se l'è dovuta per forza comprare. A quel punto però, perché perdere tempo a compilare una tesi di laurea fasulla? Tanto valeva rivolgersi ad una delle numerose "università" made in USA dal nome altisonante che girano in rete e che la laurea te la danno in quel che vuoi tu senza farti perdere tempo a copincollare alcunché. Per un pugno di dollari. Anzi: se fossi nei panni di strakkino lancerei una nuova sottoscrizione e mi accatterei una bella laurea coi controcazzi e poi... guai a quelli che insinuano che me la sono fatta con fotoschiopp!

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  9. dai ragazzi, non siate troppo cattivi con la povera studentessa. il problema non è tanto lei che ha copiaincollato questa serie di corbellerie, ma il suo relatore che non ha fatto nemmeno finta di leggerle.

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  10. No la colpa è di certe università private che sono una fabbrica di lauree facili per figli di papà incapaci ma pieni di soldi

    http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/scuola_e_universita/servizi/laureetriennali/lauree-troppo-veloci/lauree-troppo-veloci.html

    [i]Altro ateneo a chiara maggioranza di laureati precoci è la Lum "J. Monnet" di Casamassima in Puglia: qui su 271 laureati nel 2005, il 69,3% è arrivato alla laurea in meno di un triennio. Stesso discorso per l'ateneo di Chieti e Pescara dove 2354 studenti su 4290 si sono laureati prima del previsto.[/i]

    Poi all'università statale italiana continuano a togliere fondi... :(

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  11. Tripponzio: dissento. Mi spieghi come fa una a laurearsi in economia e commercio e non sapere nemmeno come si calcola l'utile (giacché gira e rigira i signoraggisti quello non sanno fare, e da lì partono per la tangente)?

    Oddio, ricordo che anche a Ca' Foscari un 110 e lodino all'esame di ragioneria mise la cassa fra i ricavi (!!), però fu bocciato ed il prof gli disse: "guardi, sono onesto: del suo compito ho visto solo che ha messo la cassa fra i ricavi, e mi è bastato per bocciarla". Precisazione: era un ex liceale, e questo spiega la cosa.

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  12. Fosse per me, in ospedale psichiatrico (o in galera, a scelta) ci finirebbero:
    1) la "laureata" (parola grossa!)
    2) il/i suoi relatori
    3) la commissione che le ha dato la laurea
    4) i genitori della "laureata", per evitare che possano generare un'altra sciroccata cosi'
    5) chi permette che esista un'universita' (altra parola grossa!) che "vende" letteralmente le lauree
    6) chi crede a queste stron#$te!

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    1. il padre mollo' madre e figlia, intuendo evidentemente d essersi legato ad ovaiola....con tutto il rispetto per la specie

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  13. a proposito di sQQQuola e signoraggio, qui,
    un pò vecchiotta come perla, ma coerente col tema.

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  14. Da parte del Consiglio del Grandi Assenti un elogio ed un encomio solenne per questo post.

    Devi scusarci, ma la mole di lavoro per gestire le modificazioni climatiche ha la precedenza sulla demolizione di colori i quali scoprono le nostre fonti di risorse.

    Saluti
    Michele

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  15. "La Banca Centrale ha stampato quella banconota spendendo (tutto compreso) 30 centesimi di euro (quindi era solo un pezzo di carta, una merce come un altra, come un biglietto del cinema) mentre la banconota da €100 (+2,5%), che lo Stato
    restituisce alla Banca Centrale, l'ha tolta a noi ed essa è frutto del nostro lavoro,
    delle nostre fatiche, del nostro sudore, insomma è pregna di valore e impegno umano! "

    Povero Pascucci ha lavorato così duramente per tutta la sua vita per smascherare la grande truffa che adesso le sue citazioni vengono riportate da perle complottiste senza nemmeno attribuirgli il merito.

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  16. Povero Pascucci...

    Già, in compenso entrambi i "neodottori" lo hanno citato paro-paro.

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  17. Btw, sarebbe interessante sapere se il Dott.Leandro Borino ringraziato tanto dalla tizia nella sua tesi sia questo:
    http://www.macrolibrarsi.it/libri/__animali-fiori_di_bach.php

    Omeopatia & Signoraggio: che accoppiata!

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  18. Ottimo lavoro Tripponzio. Ho sentito i vertici dello SMOM. Mi hanno detto che dopo il ricevimento in aula Nervi ne parlano con Mary Star.
    Speriamo che mandi gli ispettori.
    Comunque non tutte le università private sono uguali, inutile dirlo. Prova a portare una tesi di questo genere in certi atenei, per quanto privati, e vedi che fine fai.

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  19. Ciao se volete venire a darmi una mano a combattere i complottisti del signoraggio facendo un po' di sana informazione sul tema venite su
    http://www.facebook.com/pages/Signoraggio-informazione-corretta/279217954594

    Grazie

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  20. A proposito di vigliacchi commenti "anonimi":

    "Chi non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non vale nulla lui o non valgono nulla le sue idee."
    - Ezra Pound

    "L'una cosa non esclude l'altra."
    - Marco Saba

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  21. significa forse che se uno dice una cretinata e non si fa problemi a rimetterci la faccia, la cretinata smette di esserlo?

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  22. La pagina che avevo aperto su facebook andava troppo bene e i neofascisti ce l'hanno fatta bannare. Ho riaperto la pagina fuori da facebook, se volete segnalare altri articoli sul signoraggio o leggere materiale infirmativo passate da
    http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.com/

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  23. Le banche non fanno intermediazione ma creano il denaro
    L'incredibile scoperta della pratica bancaria
    di Marco Saba, presidente di IASSEM, 1 dicembre 2015 *

    http://centralerischibanche.blogspot.it/2015/12/lincredibilescoperta-della-pratica.html

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  24. Mi viene un dubbio da profano della materia e vorrei che qualche esperto me lo chiarisse. La BCE iscrive come passività la banconota da 100 euro emessa e quindi quando questa le ritorna va in pareggio, giusto? E poi che fa? La distrugge o se la tiene?

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