L'autunno corrente ci ha anche regalato delle giornate veramente splendide, da passare all'aperto, in mezzo alla natura, a farsi baciare dagli ultimi raggi di sole che ancora possano scaldarci un po...
Peccato che i complottisti riescano sempre e comunque a rovinarsi la vita, anche durante una splendida giornata autunnale.
Le scie chimiche la fanno sempre da padrona, ma ci vuole una ventata di novità.
Arrivano i Nanopolimeri!
A lanciare l'allarme è Tursiops, l'autore del Blog Scie Chimiche Buccinasco.
Dalla sua scheda di blogger si può leggere che di professione è Biologo, quindi ci si attende un'analisi coi fiocchi su questo presunto nuovo attentato alla nostra salute.
Tutto nasce dall'osservazione di filamenti bianchi che veleggiano nell'aria e ricadono sulla vegetazione o addosso ai malcapitati cristiani, vittima del complotto.
Credo che chiunque abbia avuto modo di notare questi filamenti, soprattutto durante la stagione autunnale e a volte anche in primavera.
Personalmente sono stato "attaccato" da questi filamenti mentre andavo a cavallo.
Sono stato letteralmente attaccato, infatti i filamenti sono rimasti attaccati ai guanti e al cappotto.
La tradizione popolare li chiama Capelli d'Angelo.
Tursiops tenta di esordire in maniera pacata, dicendo di non volersi sbilanciare.
Atteggiamento ammirabile per uno sciachimista.
Non mi sono nuovi ma avendo pochi dati a disposizioni non potevo sbilanciarmi, sarebbero potuti essere semplici ragnatele anche se dentro me sapevo che non era così. I filamenti in questionie erano davvero lunghi e anche spessi.Non voleva sbilanciarsi, ma confessa che dentro di se sentiva già il sacro fuoco del complottista che gli urlava di non credere alle apparenze!
Prelevando un campione di filamento, l'autore snocciola subito quelli che lui chiama semplici e logici motivi che lo portano a constatare che in effetti non sono ragnatele e che il suo senso di ragno da complottista diceva giusto.
- le ragnatele si spezzano, queste fibre no e si attaccano;
- le ragnatele hanno una trama, queste fibre no, sono dei lunghi filamenti e un ragno non costruirebbe mai fili senza trame per catturare le prede;
- le ragnatele non volano in cielo per kilometri e si attaccano ai pali elettrici e alle cime degli alberi sventolando a seconda del vento.
Di seguito vedremo che le tre considerazioni sono tutte false, ovvero:
-le ragnatele sono più resistenti dell'acciaio
-non tutte le ragnatele hanno una trama
-le ragnatele volano per molti chilometri e si attaccano ovunque, per loro natura
Ci si può chiedere solo perchè un biologo faccia questo genere di constatazione sulla sua stessa materia...
Che non siano ragnatele pare assodato e infatti l'autore, prima ancora di sbilanciarsi, aveva già scritto
filamenti di polimeri sulle piantecome legenda di una foto.
Le scie chimiche entrano in scena molto presto.
Basterebbe solo soffermarsi a pensare alla stagionalità del fenomeno per capire che il nesso con le scie chimiche, presenti tutto l'anno, forse non esiste...
Forse è solo un evento naturale che accade in autunno e in primavera.
Ma l'autore evidentemente non ci pensa e afferma
Oggi pomeriggio, come se non bastasse, poco dopo le pesanti ricadute di questi polimeri, sono stato testimone del passaggio di 2 caccia militari in formazione e piuttosto bassi. Volavano come se avessero intercettato qualcosa.
Non è cosa nuova ne strana vedere due caccia militari sfrecciare sopra le nostra teste, ma mi chiedo in che modo possano volare due caccia che hanno intercettato qualcosa e che competenza nascoste abbia Tursiops per capire che i caccia che ha visto hanno intercettato qualcosa.
L'articolo viene concluso in maniera piuttosto allarmante e confesso che sto ancora cercando di capire il significato della frase sibillina che riporto:
Un'altra curiosità: tali polimeri riflettono la luce del flash della fotocamera e sono elettromagnetici ovvero se gli si avvicina un componente organico, producono movimento.
I polimeri sono elettromagnetici...che cosa avrà voluto dire...???
La spiegazione che fornisce è se gli si avvicina un componente organico, producono movimento
Brancolo nel buio, nella tenue speranza che abbia solo voluto evidenziare l'aspetto elettrostatico della ragnat..ops polimero, che sicuramente avrà conservato in sacchetti antistatici, quelli in cui normalmente vengono vendute schede e hard disk per i pc.
Solo avendo avuto questa accortezza avrebbe senso tentare di evidenziare (in maniera goffa e confusionaria) la stranezza della carica elettrostatica rilevata sul campione.
Il buon Straker (il rubicondo Rosario Marcianò) non si è ovviamente perso lo scoop, che puntualmente troviamo sul suo sito, in mezzo a tutta l'altra monnezza sulle scie chimiche.
Dopo essersi avvalso dell'aiuto di chimici e biologi, il buon Straker ha dovuto metterci mano.
ho insistito personalmente nelle indagini, alla ricerca di qualcos’altro che poteva essere sfuggito
Mi sono perso qualcosa o non sapevo delle competenze in analisi chimico-biologiche di Straker... Sicuramente a lui non sfuggirà nulla e in effetti ci delizia subito con un'osservazione quanto mai sagace.
La disposizione sul tavolino traslatore del microscopio è stata l’azione più ardua e impegnativa di tutta l’indagine, essendo i filamenti ESTREMAMENTE APPICCICOSI e difficilmente separabili dal supporto traente:
Certo, sono ragnatele...
Poi continua
non oso pensare alle conseguenze, se dovessero malauguratamente capitare ed insediarsi a livello degli alveoli polmonari
Ma se sono così appiccicosi, sicuramente si fermeranno ben prima degli alveoli.
Solamente i peli del naso basteranno per fermare i pericolosi polimeri appiccicosi, a meno che queste nano macchine non abbiano un'appiccicosità selettiva e siano stati programmati solo per attaccarsi agli alveoli e ai vetrini da microscopio.
Veniamo alle cose serie.
Cominciamo a controbattere alcune affermazioni di Tursiops.
Ricercando in rete qualche sito o forum con taglio scientifico di amanti dei ragni, troviamo che la tela del ragno ha un carico di rottura pari a circa 1.3 - 1.65 GigaPascal, paragonabile a quello dell'acciaio.
Una normale tela per la cattura di insetti può resistere all'impatto di un calabrone alla velocità di 5.2 m/s.
In un interessante articolo apparso su livescience.com veniamo a conoscenza che...i ragni volano.
Veramente sono cose che si dovrebbero sapere già dalle elementari, se solo si avesse la curiosità tipica di un bambino e si andasse a spulciare qualche enciclopedia o si seguisse qualche documentario.
L'incipit dell'articolo addirittura recita:
Spiders love to fly
(I ragni amano volare)
La Dragline è un tipo particolare di tela, che viene anche usata come impalcatura per le classiche tele per cattura di insetti che siamo abituati a vedere.
Come spesso accade nel complottismo, l'ignoranza gioca un ruolo fondamentale e a ciò che non si conosce viene data una spiegazione 'aliena'.
Possiamo quindi smentire anche la terza affermazione di Tursiops, che afferma
- le ragnatele non volano in cielo per kilometri
Continuando l'articolo precedente, troviamo un link a un altro interessante articolo, che spiega proprio How spiders 'Fly' hundreds miles (Come i ragni 'volano' per centinaia di miglia).
Ci si potrebbero scrivere intere enciclopedie sulle tele dei ragni e le loro incredibili abilità.
Un interessante lettura può essere il forum di naturamediterraneo.com
Nella sezione Ragni, Acari e Scorpioni si possono trovare persone informate e molti post utili a comprendere come i ragni tessono, cacciano, si accoppiano e...volano.
A corollario delle ridicole constatazioni di Tursiops e di Straker, vorrei proporre un'analisi seria fatta da un dottorando in chimica il cui nome potrà far rizzare i peli pubici a molti sciachimisti: Simone Angioni.
Come cita la sezione Chi sono del suo sito:
Nell'autunno sostiene l'esame di accesso al Dottorato di Ricerca ed entra nel laboratorio di ricerca E del Dipartimento di Chimica Organica dell'Università di Pavia con progetto di ricerca improntato sullo sviluppo di nuovi materiali polimerici per celle a combustibile a conduzione protonica. Si specializza quindi nella sintesi organica di polimeri via irraggiamento con microonde.
Troviamo infatti un ottimo articolo sul suo blog al quale seguono interessanti commenti, anche da parte del già noto Tursiops, che fanno trasparire un ben diverso livello di serietà e competenza nell'analisi del fenomeno trattato.
Oltre alle qualità tecniche di Simone Angioni mi preme evidenziare anche che egli si è reso disponibile per analisi di campioni raccolti dallo stesso Tursiops, ma l'autore di 'Scie Chimiche Buccinasco' ha rifiutato ogni collaborazione.
Forse Tursiops ha avuto paura del confronto con un professionista più preparato di lui o forse è stato solo spaventato dalla sigla Cicap, nemesi di ogni sciachimista.
Purtroppo per Tursiops e Straker, servono solo una manciata di neuroni ben funzionanti per capire che la storia dei Nanopolimeri è solo un'altra divertente vaccata partorita dalle menti deliranti dei complottisti.
Ciao.
RispondiEliminaUn saluto dal sottoscritto, dato che il mio blog e' linkato qui, i complimenti per l'articolo e infine un paio di correzioni ortografiche:
"sbilancirasi" --> sbilanciarsi
"caprie" --> capire
"uan" --> una
"delranti" --> deliranti
Solo perche' sono tassonomico e non nozionistico. :D
Saluti
Hanmar
Ps: ovviamente ho linkato sul mio il tuo
Ciao e grazie per le correzioni e per il link.
RispondiEliminaMi sembrava strano che non avessi ancora aperto un blog del genere :D
RispondiEliminaComplimenti per l'esposizione e per la solita "leggerissima" vena sarcastica che fa sempre scompisciare :D
Risiedo in umbria e nel mio giardino e fuori questi filamenti prima non c'erano,pero'noto che se li togli esempio dal portavamo in ferro immediatamente vola qualcosa di minuscolo.mi sembrano mosche piccolissime forse è il loro modo di riprodursi o mimetizzarsi visto che ad oggi 1 gennaio 2020 ci sono e non muoiono per le basse temperature.
RispondiEliminaFatemi sapere.
Saluti