giovedì 11 marzo 2010

Censura, libertà ricercata e direzione democratica

La censura da parte dei soliti noti, promotori della libertà di pensiero, solo se concorde al proprio, colpisce ancora.

Si parla nuovamente di FaceBook, che sembra essere diventato l'ultima frontiera del reclutamento fanatici. Dopo i gruppi dei Nemici delle Cisterne da loro creati e gestiti, ma in qualche modo a loro dire falsi, dopo la becera propaganda politica di personaggi di secondo, terzo, quarto piano, dopo i gruppi di discussione manipolati da patetici individui, si arriva all'ultima arma del disperato: la censura. In contrapposizione ai gruppi dai nomi più disparati di sostenitori delle scie chimiche, si sono formati gruppi che cercano di dare risposte a domande che in realtà non ne vogliono. Questo ai nostri sostenitori del complotto/imbonitori da fiera/ciarlatani non deve essere andato a genio. Dopo aver recato disturbo con i più disparati e patetici mezzi, con continui disturbi, insulti, spam (azioni rese possibili dalla mancanza di censura e repressione su tali gruppi, a differenza dei loro), hanno giocato la carta finale. La segnalazione mendace, false accuse spammate al sistema di report delle infrazioni, fino a far cancellare uno dei gruppi di "debunking" e sospendere gli account degli amministratori dell'altro.

Sì, dopo aver professato a lungo il sostegno alla libertà di parola, al dialogo, alla democrazia diretta e non, hanno abusato degli strumenti a loro disposizione per eliminare i loro “avversari”, dato che per quanto riguarda prove e dialettica non avevano speranze. Dopo aver invitato la controparte a presentarsi con la propria faccia e con il proprio nome, hanno dimostrato di volere questo genere di confronto solamente per prenderli meglio a pesci in faccia.

E intanto, per le manie di grandezza di questi piccoli individui, di questi squallidi falliti, alcuni onesti utenti del più famoso social network sono fuori, proprio per non essersi fatti problemi a farsi avanti in prima persona. I contatti, le foto, le piccole cose condivise, gli scambi di affetto, piccole perle di umana quotidianità ora saranno perse per sempre, semplici ricordi che svaniscono in una piccola nuvola di invidia e meschinità. La rete di amicizie ritrovate dopo tanto tempo, di nuove persone conosciute in questo ambiente virtuale, gli scambi di opinioni, tutto perso così, come niente fosse. Il tutto perché dei bastardi (sì, non mi faccio problemi a dirlo) hanno abusato di uno strumento pensato per proteggere gli utenti in buona fede da animali del loro calibro, sapendo di restare anonimi (i complimenti anche all'amministrazione di FB che non ritiene necessario nemmeno specificare quale sia l'accusa che ha portato alla soppressione dell'account).

Ora, quindi, rimane solamente il dubbio su chi abbia avuto l'idea: se il patetico individuo che ha già dato prova di abusare di tali strumenti per eliminare il contraddittorio oppure truffaldino aspirante politico che ha dato dimostrazione di saper usare bene FB per manipolare la gente.A voi l'ardua sentenza.

p.s. Questo post è stato lasciato volutamente privo di nomi, dato che tali individui avendo negato un'identità a degli onesti utenti della rete, non ne meritano una. Non fatelo nemmeno voi: che non abbiano appigli per censurare anche qui.

E se i responsabili di questa azione mi leggono ho un messaggio per loro:

mi fate schifo, sputatevi in faccia da soli, che qui abbiamo sicuramente tutti usi migliori per la nostra saliva.

2 commenti:

  1. Insistono con la censura:

    Er komandant kiama a rapporten alles sue sturmtruppen per fare false segnalazioni a Google.

    http://nico-murdock.blogspot.com/2010/03/straker-torna-mentire-per-farci.html

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  2. http://tinyurl.com/yaax7te

    catartico.

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