domenica 14 giugno 2009

Wonder Woman

Quando alla mattina ci chiediamo "cosa mi metto oggi" la maggior parte di noi pensa alle scarpe, ai pantaloni, alla camicia... Aimee Mullins questo problema se lo pone anche con le gambe.

Aimee ha perso le gambe quando aveva un anno, ma in compenso (e perdonatemi il francesismo) sembra avere piu' palle di parecchi maschi della sua specie :-).
Eccola qui, Wonder Woman , mentre spiega come al giorno d'oggi grazie alla scienza e ad un cambiamento nel nostro modo di vedere le cose, il concetto di "disabile" in certi casi perda completamente senso.

9 commenti:

  1. Veramente impressionante!
    Concordo in pieno sulle "palle", lei ne ha da vendere!

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  2. Il mio maestro di Kendo mi raccontava di un maestro giapponese che una volta, nello spogliatoio, si sfilo' la gamba. L'aveva persa in un incidente, (una sola, non entrambe), ma non smise per questo di praticare il suo sport preferito. Il mio maestro non l'aveva minimamente sospettato fino a quel momento, nello spogliatoio.

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  3. Mi scuso se cado nel personale ma...

    Avendo un nipote di 16 anni privo dalla nascita dell'uso degli arti inferiori e difficoltà nel muovere il braccio sx che:
    Scia, Corre in bici, suona la batteria, riesce a pilotare l'aliante... e quest'anno è anche riuscito a non farsi stangare di matematica...
    Penso che ci sia ancora una montagna di pregiudizi da abbattere.

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  4. per il fatto della matematica, nel mio caso l'unica sarebbe mettermi una protesi al cervello...

    in Italia non c'è una montagna di pregiudizi da abbattare, c'è una montagna di italiana da educare, ché hanno l'educazione di un camionista allevato da due scaricatori di porto e che come nonni aveva una bagascia e uno strozzino :-D

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  5. @Gianni Comoretto

    Anche tu pratichi Kendo? A che dan?

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  6. @Giovanni:
    mi han appena promosso "aspirante allievo", sembra una presa per i fondelli come titolo.
    E' una scoperta recente, portavo mio figlio a un dojo e ho voluto provare. Mi sono appassionato, e invece lui ha smesso. Ma la strada è lunga, per ora mi faccio abbondantemente legnare da ragazzini. Pero' quel che conta è la via, e che mi rilasso, oltre ad imparare a conoscere il mio corpo.

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